"Tra letteratura e storia. Studi in onore di Rosario Jurlaro"

È stato presentato lo scorso 27 gennaio a Francavilla Fontana, con il patrocinio delle università di Bari, Foggia, Pescara, del Salento e della Calabria, e alla presenza del prefetto di Brindisi, Domenico Cuttaia, e del prof. Donato Valli, già Rettore dell’Università del Salento, la miscellanea di studi di critica letteraria dal titolo Tra letteratura e storia. Studi in onore di Rosario Jurlaro, pubblicato a cura di Mario Spedicato (presidente dell’Istituto di Storia Patria di Lecce e docente di Storia moderna presso l’università del Salento) per le Edizioni Panico di Galatina (LE). Nell’ambito dell’incontro, il prefetto di Brindisi ha avuto modo di annunciare «l’avvenuta costituzione del Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea, la cui attività rappresenterà ulteriore occasione di coesione sociale ricercando forme di cooperazione con le Istituzioni e le espressioni più sensibili della società civile, per dar vita ad iniziative che sappiano coinvolgere i cittadini e in particolare i giovani in attività volte a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità nazionale ed europea».

Nato il 23 marzo del 1930 a Francavilla Fontana, Rosario Jurlaro, dopo aver lavorato per diversi anni a Roma come paleografo e giornalista, ha diretto dal 1955 al 1993 la biblioteca «Annibale De Leo» di Brindisi. Nel 1978 ha vinto il premio «Piero Godetti. L’editore ideale». Negli anni ha pubblicato diversi volumi di storia locale e non solo, tra i quali ricordiamo: La festa cresta. Dalle Palme al Sabato Santo con la gente del Sud (Forni, Bologna), L’utile canna (Congedo, Galatina, 1976), Tradizioni di Basilicata in opere della prima metà dell’Ottocento (Lacaita, Manduria 1988) e Guagnano. Chiesa e società (1988). Ha curato molte opere e ha redatto alcune voci per il Dizionario Biografico degli Italiani (Istituto dell’Enciclopedia Treccani). Jurlaro ha anche ricevuto in passato il premio «Umanesimo della pietra» per la storia. Con queste parole il prof. Spedicato ha salutato la pubblicazione del volume in onore di Jurlaro: «Fra qualche mese Rosario Jurlaro compirà ottanta anni, ma non sembra avvertire alcun peso dell’età. Continua ad essere in prima linea, dinamico, propositivo, sempre disponibile ad accogliere le nuove sfide della ricerca e pronto a misurarsi con i problemi posti dalle più aggiornate e, per certi aspetti, fin troppo sofisticate metodologie introdotte nei diversi campi dei saperi umanistici».