Gargano. Storia, arte, ambiente e leggende
Si avvicina l’estate e vengono pubblicati anche quest’anno libri che puntano alla promozione delle bellezze artisitche e paesaggistiche della Puglia. Nell’ultimo volume di Carmine de Leo, nato a Foggia nel 1953, non si poteva che parlare del Gargano, nel volume dal titolo Gargano. Storia, arte, ambiente e leggende pubblicato dalla associazione culturale Nuovi Spazi presieduta da Riccardo Rignanese e dal Gruppo Enterra. L’autore, ispettore onorario del Ministero per i Beni Culturali, componente della Società di Storia Patria e vice presidente della sezione di Foggia di “Italia Nostra”, scrittore e giornalista, ha all’attivo altre pubblicazioni sulla storie e le tradizioni del promontorio del Gargano. Tra queste ricordiamo Pietramontecorvino, la porta del Subappennino (1987), Il Palazzo di Federico II di Svevia a Foggia (1990), Il Pane dei Santi. Le pietanze nella religiosità popolare (1998), Disegni e cartografia storica. Capitanata (2002).
In questo ultimo volume pubblicato pochi mesi fa, invece, in un centinaio di pagine De Leo illustra in un viaggio tanti aspetti anche poco conosciuti del promontorio del Gargano, un viaggio che parte dal nord del promontorio, dalla meravigliosa Madonna d’Elio, dai laghi, e poi tanti bellissimi paesi costieri e dell’interno, per immergersi nelle acque cristalline di piccole baie e calette e poi proseguire nell’ombrosa foresta Umbra e quindi, verso sud, nella terra dei santuari e delle grotte millenarie, come Paglicci e tante altre. Il volume è inoltre corredato dalle foto sui luoghi oggetto del libro, scattate dal figlio dell’autore, Andrea De Leo. Insomma, «Un libro che – l’autore – ha lo scopo di estendere la conoscenza del Gargano e dei suoi tesori ad un più vasto pubblico».