Le Minoranze Linguistiche in Capitanata: un itinerario turistico-culturale

Pubblicata dalla Provincia di Foggia, con l’ausilio dello Sportello linguistico provinciale, è stata presentata alcune settimane fa una Guida dal titolo Le Minoranze Linguistiche in Capitanata: un itinerario turistico-culturale, che rientra in un ampio progetto di valorizzazione e di tutela delle minoranze linguistiche franco-provenzale e arberesh presenti, rispettivamente, nei comuni di Celle San Vito e Faeto (la prima) e Chieuti e Casalvecchio di Puglia (la seconda). Un centinaio di pagine in tutto, quelle della guida, che servono a raccontare, ai più piccoli e non solo, storia, tradizioni popolari, lingua, usanze gastronomiche, beni culturali e momenti del vivere quotidiano di queste località, anche con l’ausilio di un apparato iconografico. Tra le testimonianze della grande vitalità culturale dei quattro paesi di Capitanata, vengono citate nella guida, ad esempio, i riti greco-bizantini che ancora si svolgono a Chieuti, i riti del matrimonio e dei fuochi di San Giuseppe a Casalvecchio, a Celle San Vito è invece ancora sentita la festa del carnevale, detta del «pacalotte». Faeto si fa poi apprezzare per le sue doti naturalistiche, trattandosi del paese più alto di Puglia, ai piedi del Monte Cornacchia, ideale per giornate di trekking nella strada che la collega a Celle.

Ma l’incontro di presentazione della guida è stato anche l’occasione per fare il punto sull’iter di una legge regionale che mira a tutelare definitivamente il grande patrimonio linguistico e culturale di queste minoranze linguistiche. L’assessore al Diritto allo studio della Regione Puglia, Lomelo, ha infatti affermato che «È quasi pronto il disegno di Legge Regionale che riconosce e dà dignità legislativa alle minoranze linguistiche presenti in Puglia. Il nostro obiettivo è promuovere e valorizzare queste culture tuttora parlate e diffuse in provincia di Foggia. nel Salento e nel tarantino». L’assessore alla cultura della Provincia di Foggia, Maria Elvira Consiglio, ha invece sottolineato la necessità di «dare continuità agli sportelli linguistici presenti nei quattro comuni» e attivarsi «per trovare nuove iniziative per valorizzare questi centri. custodi di un prezioso patrimonio culturale».