“Passaggio in Capitanata” a cura di Antonio Motta

Passaggio in Capitanata. Scritti di viaggiatori italiani 1683-1982 (a cura di Antonio Motta, Claudio Grenzi Editore, pp.  352, euro 28) è un libro di viaggi fatti da religiosi, storici, economisti, botanici, militari, poeti e scrittori italiani nell’arco di trecento anni. Ma è anche un dossier straordinario dell’anima di un territorio, con i paesi di pietra dei Monti dauni a sud, l’acrocoro cangiante del Gargano a nord, la vasta pianura del Tavoliere di Puglia nel mezzo. Per secoli il Tavoliere fu il teatro della transumanza, che alimentò con le sue entrate il più cospicuo forziere del Mezzogiorno, la Regia dogana della mena delle pecore, voluta da Alfonso d’Aragona. In questo libro che si legge come un romanzo, i viaggiatori raccontano tutto questo, ma anche la bellezza trascurata del paesaggio, la forza del sacro con la città dell’Arcangelo Michele e l’affascinante mistero delle stimmate di Padre Pio.

Il percorso curato da Antonio Motta ha inizio con un brano tratto dal Viaggio nelle Puglie del francescano Egidio Mattielli, datato 1683. Subito dopo, con un salto di oltre un secolo, si arriva all’ultimo decennio del diciottesimo secolo, epoca alla quale risalgono i resoconti di Francesco Longano e Giuseppe Maria Galanti. Dall’Ottocento, Motta ha recuperato brani di Serafino Gatti, Cesare Malpica, Michele Zigarelli, Giuseppe Ballarini (militare impegnato nella campagna contro il brigantaggio) e dello storico della letteratura (e deputato eletto proprio in Capitanata) Francesco De Sanctis.

Appartiene invece al Novecento la gran parte dei resoconti inclusi in questo volume: si parte da Giulio Ferrari, Antonio Beltramelli, Alessandro Trotter, Antonio Baldini, ai quali seguono brani tratti da alcuni tra i più importanti scrittori del secolo, perlopiù reclutati quali autori di reportages per quotidiani e riviste: da Riccardo Bacchelli a Giuseppe Ungaretti, da Corrado Alvaro a Vasco Pratolini, da Igor Man a Maria Luisa Spaziani (entrambi in visita a San Giovanni Rotondo). E poi ancora Orio Vergani (in viaggio sulle tracce di Leontine De Nittis), Anna Maria Ortese, Giovanni Russo, Demetrio Vittorini, Amedeo Maiuri, Tommaso Fiore, l’immancabile autore del Viaggio in Italia Guido Piovene, Virgilio Lilli, Pier Paolo Pasolini, Cesare Brandi, Antonio Mallardi, Roberto Roversi, Alfonso Gatto, Pasquale Soccio, Mario Soldati, Giuseppe Cassieri e Domenico Rea.

Il curatore del volume, Antonio Motta, è nato a San Marco in Lamis sul Gargano nel 1946. Poeta, scrittore, saggista, ha fondato il Centro Documentazione Leonardo Sciascia/Archivio del Novecento e la Biblioteca degli scrittori. Dirige la rivista di letteratura “Il Giannone”. Collabora a “Nuova Antologia” e ad “Appennino”. Tra le sue opere ricordiamo le prose: Con Bufalino nell’atelier di Guccione, Giorni felici con Leonardo Sciascia, Luce incantata. Viaggio sentimentale attraverso il Gargano, Bruno Caruso. Pittore di ragione, Legature. Alla ricerca dei libri di Leonardo Sciascia, Sciascia dal Gargano alla Noce con 30 fotografie di Guy Michel Bassac, Leonardo Sciascia: passeggiate e conversazioni, Il silenzio profanato, La casa di via Calvitto; le poesie: L’albero di gelso (1974-1998); i saggi: Mario Rigoni Stern, Invito alla lettura di Saverio Strati, Bibliografia degli scritti di Leonardo Sciascia, Stefano Vilardo, A scuola con Leonardo Sciascia. Conversazione con Antonio Motta; le antologie:Oltre Eboli: la poesia. La condizione poetica tra società e cultura meridionale 1945-1978, Leonardo Sciascia: la verità, l’aspra verità, Vita di Padre Pio attraverso le lettere.